Molti lavoratori si trovano a un bivio quando si avvicinano alla fine della propria carriera: è possibile raggiungere i requisiti per la pensione con un’uscita anticipata? Una soluzione spesso sottovalutata è l’uso dei contributi figurativi, i quali permettono di colmare eventuali lacune nella contribuzione senza un esborso economico diretto. In questo articolo esploreremo in dettaglio cosa sono i contributi figurativi, come funzionano e come possono essere utilizzati per anticipare la pensione senza pagare nulla.
Cosa sono i contributi figurativi e perché sono gratuiti?
I contributi figurativi sono quei contributi previdenziali riconosciuti dall’INPS (Istituto Nazionale della Previdenza Sociale) per alcuni eventi specifici, come ad esempio la disoccupazione, la maternità o il servizio militare. Questi contributi vengono accreditati senza il versamento di somme di denaro da parte del lavoratore, rendendoli una risorsa utile e gratuita per raggiungere i requisiti necessari per la pensione.
Il loro obiettivo principale è quello di garantire una maggiore equità nel sistema previdenziale, che riconosce i periodi in cui un lavoratore non ha potuto contribuire attivamente al fondo pensionistico. Quindi, il non pagamento diretto dei contributi figurativi non significa affatto che non abbiano una validità; al contrario, essi contribuiscono a determinare il diritto a prestazioni pensionistiche.
Chi ha diritto ai contributi figurativi? I requisiti principali
Non tutti possono accedere ai contributi figurativi; è fondamentale soddisfare specifici requisiti per poterli richiedere. Di seguito i principali casi in cui è possibile ottenere questo tipo di contributi:
- Disoccupazione: chi percepisce l’indennità di disoccupazione, ad esempio tramite la NASpI, ha diritto ad ottenere contributi figurativi per il periodo di fruizione dell’indennità.
- Maternità: le lavoratrici in congedo di maternità possono richiedere l’accredito automatico dei contributi figurativi per il periodo di astensione dal lavoro.
- Servizio militare: coloro che hanno prestato servizio militare possono richiedere i contributi figurativi per il periodo di servizio.
- Congedo parentale: i genitori che usufruiscono di congedo parentale possono anche ottenere questo tipo di riconoscimento.
- Malattia: in alcuni casi, i periodi di malattia possono dare diritto ad un accredito di contributi figurativi.
I principali periodi coperti da contribuzione figurativa
È importante conoscere quali periodi possono essere coperti da contributi figurativi. Ecco un elenco delle principali situazioni:
- Disoccupazione involontaria: periodi di disoccupazione riconosciuti dall’INPS.
- Congedo di maternità e paternità: entrambi i genitori possono avvalersi dei contributi figurativi durante i congedi.
- Servizio militare e civile: coloro che hanno svolto un servizio militare devono registrare il periodo come contributo figurativo.
- Congedo per malattia: periodi di malattia documentati possono essere validi per l’accredito.
- Congedo parentale e assistenza a familiari disabili: anche questi periodi sono considerati.
Come i contributi figurativi aiutano ad anticipare la pensione
L’accredito di contributi figurativi è particolarmente vantaggioso per chi desidera anticipare la pensione senza pagare. Questi contributi possono ridurre il numero di anni di contributi richiesti per accedere alla pensione anticipata. Infatti, se un lavoratore può far valere questi periodi, può agevolmente ottenere il numero di anni richiesto per il pensionamento.
Per capire come questo meccanismo possa giocare a favore del lavoratore, è importante considerare il calcolo della pensione. I contributi figurativi vengono considerati come se fossero reali, aumentando così il valore del montante contributivo e, quindi, la futura pensione. Avere un maggior numero di contributi, anche se figurativi, può rivelarsi cruciale per chi vuole andare in pensione prima del previsto.
La procedura per richiedere l’accredito dei contributi figurativi
La richiesta per l’accredito dei contributi figurativi può sembrare complicata, ma seguendo dei passaggi chiari risulta piuttosto gestibile. Ecco una guida passo-passo:
- Verificare i requisiti: assicurarsi di rientrare nelle categorie che danno diritto ai contributi figurativi.
- Contattare l’INPS: visitare il sito ufficiale o contattare un patronato per ricevere assistenza nella compilazione della domanda.
- Compilare la domanda di richiesta: seguire le istruzioni dettagliate per la richiesta di accredito contributi figurativi INPS.
- Inviare la domanda: procedere con l’invio della domanda attraverso i canali forniti dall’INPS.
- Controllare l’estratto conto contributivo: dopo qualche tempo, controllare l’estratto conto per verificare che i contributi figurativi siano stati accreditati correttamente.
Differenze chiave: contributi figurativi vs. da riscatto e volontari
È importante non confondere i contributi figurativi con altre forme di contribuzione, come i contributi da riscatto e quelli volontari. Ecco le principali differenze:
- Contributi figurativi: non comportano costi per il lavoratore e vengono riconosciuti in specifiche circostanze.
- Contributi da riscatto: richiedono un pagamento per riconoscere i periodi non coperti da contribuzione.
- Contributi volontari: permettono di integrare i periodi contributivi, ma prevedono un esborso da parte del lavoratore.
In conclusione, i contributi figurativi rappresentano una risorsa preziosa per chi desidera perfezionare il proprio percorso previdenziale e raggiungere la pensione in modo anticipato. Conoscere la normativa e avere consapevolezza dei propri diritti è fondamentale per sfruttare al meglio queste opportunità. Ricordate che una corretta gestione delle informazioni e delle richieste è alla base di un buon piano previdenziale.












