Negli ultimi anni, l’Assegno Unico ha rappresentato un importante sostegno economico per molte famiglie italiane. Tuttavia, non tutti i genitori sono a conoscenza della possibilità di un importo aggiuntivo specificamente dedicato a coloro che lavorano. Questo importo extra, noto come **maggiorazione genitori lavoratori**, è una risorsa fondamentale che potrebbe fare la differenza nel bilancio familiare, ma che purtroppo viene spesso ignorata. Se sei un genitore e non conosci come ottenere questo beneficio, continua a leggere per scoprire tutto ciò che devi sapere.
Cos’è la maggiorazione per genitori entrambi lavoratori?
La **maggiorazione genitori lavoratori** è un importo aggiuntivo che varia in base alla condizione lavorativa di entrambi i genitori. Essa è prevista dalla normativa italiana per sostenere le famiglie in cui entrambi i genitori hanno un lavoro, al fine di favorire la conciliazione tra vita professionale e familiare. Questa maggiorazione mira a riconoscere e supportare economicamente i genitori che, nonostante l’impegno lavorativo, si occupano anche della crescita dei propri figli. È importante sottolineare che questo importo è una componente dell’assegno unico e universale, che raccoglie diverse forme di sostegno per le famiglie.
A chi spetta la maggiorazione sull’Assegno Unico: i requisiti
Per accedere alla **maggiorazione genitori lavoratori**, è necessario soddisfare specifici requisiti. Ecco un elenco dettagliato:
- Entrambi i genitori lavoratori: È fondamentale che entrambi i genitori siano titolari di un reddito da lavoro, che può essere sia da lavoro dipendente che da lavoro autonomo.
- Requisiti ISEE assegno unico: Il valore ISEE della famiglia deve rientrare in determinati limiti. Le famiglie con un ISEE elevato potrebbero non avere diritto alla maggiorazione.
- Tipologie di lavoro valide: Possono essere considerati validi sia contratti a tempo pieno che part-time, purché entrambi i genitori dimostrino un’attività lavorativa continuativa.
Come si calcola e a quanto ammonta l’importo extra
Il **calcolo assegno unico** e della relativa maggiorazione è un processo che varia in base a diversi fattori, principalmente all’ISEE. L’importo della maggiorazione cambia in base alla situazione economica della famiglia. Ecco un esempio di come viene calcolato:
- Se l’ISEE è inferiore a 15.000 euro, la **maggiorazione** può arrivare a un massimo di 100 euro al mese.
- Per un ISEE tra 15.000 e 30.000 euro, l’importo scende a 50 euro al mese.
- Per famiglie con un ISEE superiore a 30.000 euro, la maggiorazione non è prevista.
Quindi, in base alla fascia di reddito, l’importo maggiorazione assegno unico può variare notevolmente, offrendo un sostegno significativo alle famiglie che rispettano i requisiti.
Perché molti non richiedono questa maggiorazione? Gli errori comuni
Nonostante i benefici offerti, molti genitori non richiedono la **maggiorazione per genitori lavoratori**. Diverse ragioni possono spiegare questa situazione:
- Errori nella compilazione della DSU: Spesso la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) viene compilata in modo errato, portando a un’esclusione automatica dal diritto alla maggiorazione.
- Mancata spunta nella domanda INPS: Durante la compilazione della domanda assegno unico INPS, alcuni genitori non selezionano correttamente l’opzione relativa alla maggiorazione.
- Convincimento di non averne diritto: Molti genitori credono erroneamente che non abbiano diritto alla maggiorazione, magari a causa di informazioni incomplete o poco chiare.
Come richiedere la maggiorazione (o verificare se la si sta già ricevendo)
Richiedere la **maggiorazione** è un processo semplice, ma è fondamentale seguire i passaggi giusti. Ecco una guida pratica:
- Compilazione corretta della domanda: Puoi fare richiesta della maggiorazione direttamente sul sito dell’INPS o attraverso un CAF/patronato. Accedi al portale, seleziona la sezione per la domanda dell’**assegno unico e universale** e segui le istruzioni.
- Controllo del fascicolo previdenziale: Puoi verificare se stai già percependo la maggiorazione controllando il tuo fascicolo previdenziale del cittadino sul sito dell’INPS.
Cosa fare in caso di domanda errata o arretrati
Se hai già inviato la domanda e hai riscontrato errori, non preoccuparti: puoi sempre effettuare una modifica domanda assegno unico. Ecco come procedere:
- Correzione di errori: In caso di errori, contatta il call center dell’INPS per ricevere istruzioni su come correggere la tua domanda.
- Recupero degli arretrati: Se hai diritto alla maggiorazione e non l’hai ricevuta nei mesi precedenti, puoi richiedere gli **arretrati maggiorazione assegno unico**. L’INPS provvederà a versarti gli importi spettanti.
In conclusione, la **maggiorazione per genitori lavoratori** è un’opportunità preziosa che molte famiglie italiane non stanno sfruttando appieno. Comprendere i requisiti, il calcolo dell’importo e il processo di richiesta è essenziale per garantire che ogni genitore possa beneficiare del supporto economico previsto dalla legge. Se rientri nei requisiti, non perdere tempo: assicurati di richiedere questo importante aiuto per la tua famiglia.












